Ieri Walter Veltroni - con una punta di rammarico - ha, in pratica, considerato il proprio presunto buonismo come una mancanza caratteriale. Ne ho parlato in un post sul mio blog sulla Gazzetta di Parma.
Oggi ci sono nuovi segnali della svolta cattivista di Walter. Intervistato da Silvia Fumarola su Repubblica, l'ex segretario del Pd a vocazione maggioritaria racconta che sta lavorando a un nuovo film-inchiesta, dopo quello su Berlinguer, dal titolo I bambini sanno. Fin qui tutto normale: abitualmente Veltroni - ora che si è auto-pensionato dalla politica attiva - scrive libri o lavora a film-inchiesta di solito su bambini o su altre cose piccole, dolorose ma piene di speranza. La cosa notevole è che Veltroni ora spiega che i bambini
sanno essere saggi, spietati, lucidi [...] hanno sempre un'idea sulle cose, basta saperli ascoltare.
In pratica una descrizione non edulcorata dell'infanzia. Uno sprazzo del nuovo Veltroni-Hyde. Poi, naturalmente, l'ex segretario rimette il pilota automatico e ritorna il Veltroni-Jekyll, il classico Veltroni dei buoni sentimenti, il Veltroni delle lettere piene di saggezza scritte dai bambini, l'allarmante Veltroni che confessa la sua voglia di rimettersi a fare politica. Ma a noi veltronologhi è bastato l'attimo del Veltroni-Hyde per capire che qualcosa sta cambiando.
Ora lo aspettiamo al al varco, sperando che il suo prossimo inevitabile libro sia un manuale su come torturare le lucertole. Così, tanto per consolidare la svolta cattivista.
Repubblica, Gazzetta di Parma, paferrobyday