Barack Obama ieri sera ha vinto alla grande un secondo mandato, ma anche Nate Silver, il giovanissimo mago dei numeri elettorali USA che cura sul New York Times il seguitissimo blog FiveThirtyEight, ha sbaragliato la concorrenza e le ha azzeccate tutte. Non solo si è preso una rivincita su una pletora di pundit (una su tutti la una volta brillante Peggy Noonan), pronti a bersi la narrativa della campagna repubblicana, e che stamattina si sono svegliati con un pesantissimo hangover, ma anche su alcuni istituti di sondaggio (due su tutti: Gallup e , in misura minore perché sono notoriamente non affidabili, Rasmussen) che a furia di fare magheggi per individuare i likely voter si sono persi per strada.
Ora Silver si gode la vittoria che viene dal mondo delle statistiche sportive, cioè proprio da quel moneyball approach al baseball che è stato reso mitico da un film non riuscitissimo con Brad Pitt e la sceneggiatura di Aaron Sorkin (che c'è sempre quando si tratta di scovare cose importanti). Speriamo che il suo bellissimo libro (The signal and the noise) ora sia tradotto in italiano.
The Monkey Cage, FiveThirtyEight, All Thing D, Wall Street Journal, New York Times, Huffington Post Italia, Amazon
Ps. Mario Salvini - sul suo blog sulla Gazzetta dello Sport - ricostruisce i rapporti tra Silver e le statistiche del baseball. (Che Palle!)