Se - come sembra - The King's Speech vincerà un fracco di Oscar, probabilmente il merito non sarà della pellicola - che è circa 18 volte più noiosa di The English Patient (ma non hanno stuprato Pienza durante le riprese) - ma del produttore Harvey Weinstein che spera con la pioggia di premi di rimettere a galla la sua malandata compagnia e per questo sta lottando come un indemoniato. David Carr ne fa un ritrattino niente male sul New York Times.
Remember the benevolent Bruce Willis character in “The Sixth Sense” who wandered through the whole movie not knowing he was dead? That was Harvey Weinstein, except for the benevolent part.
New York Times