Questa la corretta considerazione di David Pogue rispetto all'iPad, nonostante il diluvio informativo (177mila tweets nella prima ora) a cui siamo stati sottoposti. Pogue non ha ancora avuto l'aggeggio tra le mani e per questo è abbastanza cauto nei giudizi:
Like the iPhone, the iPad is really a vessel, a tool, a 1.5-pound sack of potential. It may become many things. It may change an industry or two, or it may not. It may introduce a new category — something between phone and laptop — or it may not. And anyone who claims to know what will happen will wind up looking like a fool.
Ma altri non sono così prudenti. David Carr, per esempio, ne è entusiasta e , profetizza la morte del Pc e la nascita del Tablet tuttofare. Enrico Sola,invece, nota - come molti altri - che il prodotto è abbastanza deludente: non è un ottimo eBook reader (niente tecnologia E-ink); non è un ottimo media player (risoluzione abbastanza bassa, nessuna possibilità di un collegamente ad alta definizione con la tv); non è un netbook (manca la tastiera) ecc. Insomma un aggeggio che è uno, nessuno e centomila. Un coltellino svizzero subottimale per fare tante cose. Nessuna bene. Comunque
qui Mashable ha messo online una guida completa alle caratteristiche dell'iPad. Io aspetterò un po' prima di comperarlo.
New York Times, Mashable, The New Republic, Enrico Sola, Wall Street Journal, AFP-Media Watch